[NON C'È PIÙ] THORNE...volato via tra il dolore di pochi e l'indifferenza di molti

>> sabato 3 ottobre 2009

Pubblico questa bellissima e dolorosa riflessione di una volontaria dell'Aquila...per non dimenticare Thorne, per non dimenticare i tanti cani, anziani e non, che si sono spenti senza mai aver avuto amore e a causa dell'indifferenza dell'uomo. Perchè il lavoro dei volontari e di chi ama queste creature immensamente non sia vano...se solo volete, ci sono tanti altri Thorne da aiutare e salvare, in Abruzzo come nel resto d'Italia.

L'AQUILA
Abbandonato per strada a soffrire, vecchio e malato, pieno di bigattini che gli hanno lacerato la pelle per penetrargli nelle ossa, pieno di dolori e di tristezza, ultimo tra gli ultimi di un sistema solo da condannare ma che mai riusciremo a combattere. Un povero cane vecchio e malato, un essere invisibile che non desta la pietà di nessuno. Una persona lo ha visto e ha chiamato la Asl, un veterinario lo ha portato al Canile e gettato in un box e noi, ultimo anello di una catena pesante e insopportabile, ci siamo ritrovate ad alleviare gli ultimi istanti di un angelo vecchio e stanco. Lo abbiamo pulito, fatto medicare e curare, abbiamo cercato di alimentarlo, lo abbiamo aiutato nei suoi bisogni, lo abbiamo aiutato a camminare e a dormire con la speranza di trovare anche a lui un posto dove morire in pace e dignitosamente, ma il piccolo Thorne ci ha lasciato, tra gemiti di dolore e l'indifferenza di chi dice di fare il volontario e si lava la coscienza sul sudore dei veri volontari e di un sistema che noi tutti conosciamo che fa degli animali un numero da inserire nel report giornaliero. Thorne è andato via e si è portato il nostro amore dietro, si è addormentato alla fine di una tormentata agonia, che non siamo riusciti ad alleviare con nulla. Questa è la realtà in cui viviamo dove ogni singolo cane che entra diventa la tessera insostituibile del mosaico del nostro cuore, un mosaico ormai distrutto dalla solitudine. Questo è uno dei tanti cani di L'Aquila, anime vaganti in cerca di un posto dove vivere felici o morire in pace. Come il povero Thorne che ha urlato il suo dolore per due giorni prima di chiudere gli occhi e raggiungere il suo Paradiso.

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